L'imbonitore presenta le sue meraviglie, sotto il tendone da circo tiene nascosto tutto ciò che il suo nome rappresenta, ovvero: PORTENTI, MIRACOLI, PRODIGI.
Il più straordinario spettacolo mai visto, attrazioni che arrivan da ogni parte del mondo!.
Uno spettacolo sull’amore e le sue molteplici sfaccettature, un’ode a questo meraviglioso sentimento, l'unico capace di renderci tutti così freak.
PUPPET CIRCUS SHOW
Di:
Officine Duende;
Con:
Arianna Di Pietro,
Emanuela Petralli
Giulio Ottaviani
Età:
Tout public
Durata:
15-20 minuti;
ripetibile.
IL PROGETTO
Il progetto che ha portato alla creazione dello spettacolo FREAKS IN 4/4 nasce dal desiderio di fondere lo studio sul movimento ed alcune tecniche di animazione di pupazzi, per creare un'esibizione di freaks ispirata alla storia del circo. L'atmosfera rievoca il sapore antico delle fiere di una volta, ma i contenuti sono decisamente contemporanei. I freaks sono, in questo spettacolo, metafora della condizione umana durante l'innamoramento. Ogni freaks esplora una delle infinite sfaccettature del sentimento amoroso: in particolare si parla dell'amore estetico, dell'amore impossibile, dell'amore simbiotico e dell'amore/morte. Del resto chi non ha mai vissuto sulla propria pelle almeno a una di queste possibilità?
LA SCENA
La scena è costituita da un grande tendone da circo/gonna sormontata dal mezzo busto dell'imbonitore che, riprendendo le figure tradizionali che nelle piazze e nei mercati richiamano e seducono il pubblico per mostrare cose "meravigliose", con le sue movenze e le sue parole esibisce le sue fascinazioni. Di volta in volta si apre una scena diversa (4 storie d'amore freak) ed il pubblico si muove attorno alla struttura per seguire i vari momenti che si succedono.
I PUPAZZI
Per la costruzione dei pupazzi si sono utilizzate diverse tecniche ed è stata svolta un'attenta ricerca sui materiali (tra cui legno, carta e gommapiuma).
La compagnia si è avvalsa della collaborazione del maestro artigiano
Riccardo Canestrari.
LE MUSICHE
Tutti i personaggi (tranne l'imbonitore) non utilizzano il linguaggio verbale, ma si servono del movimento e della musica. Il compositore Raffaele Silvestre ha realizzato un'apposita musica per ogni scena: suoni che raccontano, diventando parte integrante dei personaggi.
LA STRUTTURA
La struttura è stata realizzata dall'artigiano milanese Alessandro Rametta (EfestoArt), su progetto della compagnia. Si tratta di un piccolo tendone da circo autoportante (5m x 5m), sormontato dall'imbonitore e apribile su quattro lati.
Esigenze tecniche
INTERAZIONE CON LO SPETTATORE
Il principale detentore della relazione con il pubblico è l'imbonitore, che funge sia da richiamo che da presentatore e incanta il pubblico dall'alto delle sue gonne. Interviene in apertura e in chiusura di ogni scena. Per la costruzione di questo personaggio è stata svolta una ricerca attorno alle figure dei presentatori circensi e degli affabulatori di strada, attraversando anche il lato più folle e spettacolare del mondo dei travestiti, in una calibrata miscela di idiomi e di formule di tutto il mondo.
Ideazione e regia: Arianna Di Pietro e Emanuela Petralli.
Con: Giulio Ottaviani, Arianna Di Pietro e Emanuela Petralli.
Animazione: Arianna Di Pietro e Emanuela Petralli.
Testo: Giulio Ottaviani e Angelo Parmentola.
Musiche: Raffaele Silvestre, Roberta Ruggiero.
Pupazzi: Riccardo Canestrari, Giovanna Rossetti, Aleksandra Muchin.
Sound Designer: Matteo Fiorini.
Tendone e costumi: Loredana Vitale.
Struttura: Alessandro Rametta.
Foto di scena: Barbara Lei.
Video: Leonardo Artami.